Lo storico spaccio … chiude … macché quadruplica
Nel periodo 2019/2020, nell’immediatezza dell’apertura del bistrot, ai soci è sopraggiunto un dilemma: varrà la pena di tenere aperto il vecchio spaccio storico visto che i stessi prodotti saranno offerti presso la nuova e modernissima struttura appena realizzata alle porte di Predazzo?
Tra il nostalgico e il timore di fare valutazioni errate, è prevalsa l’idea di mantenere la struttura in armonia agli standard operativi che da sempre li caratterizza.
Mai scelta fu più azzeccata.
Lo spaccio, il negozio della gente locale e dei turisti affezionati, non solo ha tenuto il volume d’affari consueto, ma lo ha ripetutamente migliorato conquistando nuova clientela.
La gente vede nel vecchio negozio, la genuinità di un tempo, la cortesia delle persone, la sostenibilità della spesa e soprattutto quel rapporto di fiducia che viene a crearsi con i venditori, a dispetto di ciò che avviene presso la grande distribuzione, dove numeri, altoparlanti ed altro annullano l’interazione personale.
In pratica, la clientela percepisce una riduzione della distanza tra la produzione e l’acquisto, sentendosi inevitabilmente più sicuri ad acquistare prodotti genuini direttamente sul luogo di produzione a km 0.
Inoltre nel tempo i clienti hanno avuto modo di conoscere i nostri addetti alle vendite dello “spaccio storico”, che, con la loro profonda esperienza del settore, dispensano consigli utilissimi, creando inevitabilmente un rapporto di fiducia “esclusivo”.
Di qui l’esigenza del cliente di recarsi direttamente al Caseificio per acquistare i prodotti preferiti e scoprire le novità proposte.
Lo spaccio storico rappresenta tutto ciò e per questo di anno in anno, grazie ai suoi addetti, migliora la propria performance, provvedendo non solo alle vendite, ma perfezionando gli ordini degli esercizi commerciali, dell’e-commerce ed il confezionamento anche per il bistrot.
Chiuderlo non sarebbe stato utile… ora lo sappiamo.